A un anno di distanza, condividiamo il ringraziamento letto dalla nostra sr. Agnese a conclusione della celebrazione per il suo 60mo di professione lo scorso 27 dicembre 2022.

E’ bello e anche umano e fraterno ringraziare per questa celebrazione che ci ha fatto sentire Chiesa, comunità che vive di Cristo presente, di Cristo risorto, in un momento di intensa comunione. Grazie, dunque, con tutto il cuore.

Celebrare un 60mo è un andare indietro nel tempo per dire semplicemente: mio Dio, quanto sei grande!

Lui mi ha accompagnata, custodita e amata così come sono. E mi ha scelta per una missione nella Chiesa, mi ha dato un posto, una casa, la sua casa delle sorelle.. e non c’è un perché. Frate Leone lo chiese a Francesco: “Perché a te, perché a te, perché a te…?” E sapete la risposta: “Perché non ha trovato nessuno peccatore come me”.

Lui è così: mi ha presa sotto le sue ali come fossi l’unica al mondo, totalitario nell’amore, così come lo è per ciascuno di noi. Pensare a questo, pensare a tutte le persone che mi ha affidato nel tempo, adorare, benedire e cantare quel canto che esce dall’anima quasi in silenzio, e qualche volta anche sommesso, nelle ore aride che sembrano sterili, e qualche volta lo sono, come tempo perduto, nel deserto. Non è poesia, è la risposta che cerco di dare, certo anche con tante lacune.

Dio, pensate, Dio è sempre con me, con ciascuno di noi, anche se spesso siamo distratti.

Non voglio fare un’altra omelia, non è il caso, ma correi lasciarvi un messaggio: accorgiti di Lui, qualunque cosa tu faccia, in qualunque situazione ti trovi, così come sei. Se resti un po’ in disparte con Lui, anche solo per salutarlo, il Signore ti fa sentire amato e tu amalo come sei.

Grazie a voi, grazie alle mie sorelle, grazie ai sacerdoti presenti, grazie soprattutto al Signore che oggi mi fa, anche umanamente, felice.